L'arcivescovo Boccardo contro il sexy shop e parla di "adulti decadenti"

Ieri, durante l’omelia che ha preceduto la cerimonia di inaugurazione della piazzetta dedicata a San Gabriele dell’Addolorata, l’arcivescovo monsignore Renato Boccardo ha condannato a gran voce sia l’episodio di sesso in classe all’alberghiero sia l’apertura del primo sexy shop della città.
Il primo monito l’aveva lanciato la scorsa settimana, durante le celebrazioni di Santa Rita. Ieri Boccardo è tornato sulla questione ribadendo il suo “No, alla mercificazione del corpo”, e parlando di “adulti decadenti”, perché “i giovani sono lo specchio di una generazione decadente di adulti, convinta che al capriccio corrisponda un diritto”.
L’arcivescovo ha poi chiesto ha chiesto ai suoi ascoltatori: “Non abbiamo nulla di meglio da offrire ai nostri giovani se non la banalizzazione dell’amore e la mercificazione del corpo? È sufficiente leggere i commenti lasciati su internet all’indomani della recente bravata dei due studenti dell’Alberghiero o guardare al negozio di sesso aperto in via Loreto che sarebbe un’esclusiva per l’Umbria, per comprendere che la città ha bisogno di ben altri primati”.
Fonte Umbria24.it

2 Responses

  1. Quanto fa paura alla chiesa lo sdoganamento del piacere sessuale…
    Non sono un giovane decadente, per la verità non sono neanche giovane, ma amo lo stesso giocare con il sesso. È una cosa meravigliosa “condividerlo” con persone dell’altro sesso o, per chi preferisce, con persone dello stesso sesso. Il sesso non è affatto un oggetto, quelle cose che troveremo nel “sexy shop” invece si. C’è differenza, e confondere le due cose mi pare piuttosto grave. Forse sarà l’inesperienza che porta la mente a generare simili pensieri!
    In ogni caso dico grazie all’arcivescovo e ai suoi colleghi, grazie perchè per lungo tempo anche io ho associato il sesso al peccato. Poi, ringraziando “Dio”, è nato un altro uomo, libero, capace di assaggiare tutti i piaceri della vita, senza danneggiare ne se stesso ne gli altri.
    Tutto ciò che è mio, l’utilizzo come voglio, come è lecito fare e come un uomo farebbe.
    Questa è la mia vita, e voglio viverla in onestà, ma voglio essere libero.
    In poche parole, voglio godermi questa di vita, poi, una volta morti, toccherà a voi godervi l’altra.
    Il fatto è: siete certi che al momento del trapasso non ci sia qualcuno che vi condanni per non aver usato nel giusto modo tutto ciò che lui stesso vi ha regalato?
    I regali si apprezzano usandoli!!!

  2. Quanto fa paura alla chiesa lo sdoganamento del piacere sessuale…
    Non sono un giovane decadente, per la verità non sono neanche giovane, ma amo lo stesso giocare con il sesso. È una cosa meravigliosa “condividerlo” con persone dell’altro sesso o, per chi preferisce, con persone dello stesso sesso. Il sesso non è affatto un oggetto, quelle cose che troveremo nel “sexy shop” invece si. C’è differenza, e confondere le due cose mi pare piuttosto grave. Forse sarà l’inesperienza che porta la mente a generare simili pensieri!
    In ogni caso dico grazie all’arcivescovo e ai suoi colleghi, grazie perchè per lungo tempo anche io ho associato il sesso al peccato. Poi, ringraziando “Dio”, è nato un altro uomo, libero, capace di assaggiare tutti i piaceri della vita, senza danneggiare ne se stesso ne gli altri.
    Tutto ciò che è mio, l’utilizzo come voglio, come è lecito fare e come un uomo farebbe.
    Questa è la mia vita, e voglio viverla in onestà, ma voglio essere libero.
    In poche parole, voglio godermi questa di vita, poi, una volta morti, toccherà a voi godervi l’altra.
    Il fatto è: siete certi che al momento del trapasso non ci sia qualcuno che vi condanni per non aver usato nel giusto modo tutto ciò che lui stesso vi ha regalato?
    I regali si apprezzano usandoli!!!

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