Il Terzo polo, capitanato da Sergio Grifoni, esprime la propria solidarietà agli operai della IMS , sempre più in crisi. Ecco il comunicato :
Esprimere solidarietà ai dipendenti della IMS in questo particolare momento della loro esperienza lavorativa, e’ doveroso e sacrosanto.
Ma anche toppo semplice e scontato!
Semplice perché basterebbero due parole di vicinanza per stare in pace con la propria coscienza.
Scontato perché la partecipazione verbale di chi e’ impegnato in politica e’ routine in simili frangenti.
I lavoratori della IMS, pero’, come altri nelle medesime condizioni, vogliono i fatti e non le parole.
Sicuramente sono più che stanchi di analisi, di considerazioni, di ipotesi.
Quando alla fine del mese in una famiglia non arriva lo stipendio, le difficoltà diventano problemi seri, ed i buoni propositi degli altri, si scontrano con la dura realtà del sostentamento quotidiano.
Questi problemi, quindi, dobbiamo affrontarli tutti, con assoluta serietà e concretezza.
La ex Pozzi, per Spoleto, ha sempre avuto una valenza significativa nel contesto produttivo locale, essendo un tassello fondamentale per alimentare il volano economico della città.
Forse non si doveva arrivare a questo stadio di gravita’, ma ormai anche ciò fa parte del passato.
Inutile adesso fare sterili, anche se sacrosante, polemiche.
Non servirebbero a nulla.
Ci ritorneremo quando la tempesta sara’ passata, ora occorre guardare al presente e al futuro.
Qualche mese fa, in occasione dell’incontro con le maestranze ed i sindacati in Consiglio Comunale, prospettammo una strada da seguire, che vogliamo ribadire ora più che mai.
1) il problema della IMS non può essere racchiuso alla sola città di Spoleto, ma deve coinvolgere realtà istituzionali più ampie. Da soli, nonostante la buona volontà, non riusciremo a fare nulla. Dobbiamo pretendere l’interessamento fattivo della Regione e dei Parlamentari umbri tutti. Di quelle stesse persone, cioè, che accorrono spesso e volentieri al capezzale di altre realtà produttive territoriali. Dobbiamo pretendere che questi rappresentanti di “peso”, siano fortemente, costantemente e fisicamente presenti.
2) Se ancora non esiste, occorre sollecitare la elaborazione di un progetto industriale che, partendo dalla fotografia dell’esistente, dica chiaramente cosa e’ importante che quell’azienda faccia per il futuro per essere competitiva, se necessita di consolidamenti o di diversificazioni, se esistono responsabilità oggettive della proprietà o della direzione.
Bisogna cioè sapere se si può fare di più, si può fare altro, si può fare meglio.
3) Occorre con immediatezza gestire l’esistente attraverso la individuazione di supporti di sostegno finanziario e lavorativo, sia per il mantenimento dei livelli occupazionali, che per la non perdita di nicchie di mercato.
Tutto questo può avvenire solo intorno ad un tavolo “reale” di studio, confronto e concertazione, permanente e non occasionale, allargato ai soggetti di cui sopra.
Il problema della IMS, sottolineiamo ancora una volta, non può essere solo spoletino.
Su questa strada le maestranze, i Sindacati, l’Amministrazione Comunale avranno tutto il sostegno del Terzo Polo, pronto a fare la propria parte in ogni contesto istituzionale necessario.
Spoleto, lì 5 maggio 2012 GRUPPO CONSILIARE
TERZO POLO