Schiaffi ai figli? Un genitore su 4 lo ritiene "educativo"

Ce chi lo fa a causa della “esasperazione”, o dopo uno “spavento” o come  “reazione di un momento” oppure per  “voler segnalare in modo inequivocabile che si è superato un limite estremo”, fatto sta che ceffoni e sculacciate non sembrano passare mai di moda. Un quarto dei genitori italiani, infattim, ricorre ancora alle maniere forti a scopo “educativo” per correggere figli.  C’è chi lo fa qualche volta al mese (22%), chi quasi tutti i giorni (5%). Poi c’è un 49% che dichiara di dare uno schiaffo solo in via eccezionale. A rivelarlo è una ricerca di Save the Children che lancia la campagna “A mani ferme” con l’obiettivo di “dire no” alle punizioni fisiche nei confronti dei bambini, anche quando sono giustificate da intenti “educativi”, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (Sip) e l’Associazione Nazionale dei pedagogisti italiani (Anpe).

Per quasi il 57% dei genitori, dare uno schiaffo una volta ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno e per il 26% di essi addirittura può avere un effetto benefico per renderli adulti educati.

“Uno schiaffo non finisce mai – spiega il direttore generale di Save the Children Italia Valerio Neri -, le conseguenze di uno schiaffo, soprattutto se reiterato, non sono neutre. Un bambino può diventare con l’andare del tempo aggressivo e nervoso, o, al contrario deprimersi ed è importante che i genitori siano consapevoli di ciò”.

(Fonte ilsole24ore.it)