Spoletino chiede maxi-risarcimento all’amante della moglie
Ieri mattina è iniziato il processo davanti al presidente della sezione civile del tribunale, Emilia Bellina, che vede un marito spoletino chiedere all’amante della moglie un maxi-risarcimento: 600mila euro per danni morali (200 mila per lui e 200mila a testa per i due figli).L’uomo sostiene che la moglie è stata «insidiata con un comportamento ossessivo che l’ha portata a rovinare la vita familiare e a sottrarsi agli obblighi coniugali». Per questo, all’amante della moglie chiede un risarcimento da capogiro: 600mila euro per danni morali. 200 mila per lui e 200mila a testa per i due figli.Il presidente della sezione civile del tribunale per ora si è riservata di decidere su alcune eccezioni sollevate da Marco Brusco, l’avvocato dell’uomo citato in giudizio dal marito. L’avvocato sostiene che: «La moglie non è proprietà del marito. E poi anche se fosse vero non c’è nessuna legge che vieta a un uomo di andare a letto con una donna sposata».L’uomo tradito, assistito dai legali Feliziani e La Spina, con il suo ricorso ha creato un precedente giuridico che non si era mai verificato fino ad ora in Italia.(fonte Umbria24.it)
Spoletino chiede maxi-risarcimento all'amante della moglie
Ieri mattina è iniziato il processo davanti al presidente della sezione civile del tribunale, Emilia Bellina, che vede un marito spoletino chiedere all’amante della moglie un maxi-risarcimento: 600mila euro per danni morali (200 mila per lui e 200mila a testa per i due figli).
L’uomo sostiene che la moglie è stata «insidiata con un comportamento ossessivo che l’ha portata a rovinare la vita familiare e a sottrarsi agli obblighi coniugali». Per questo, all’amante della moglie chiede un risarcimento da capogiro: 600mila euro per danni morali. 200 mila per lui e 200mila a testa per i due figli.
Il presidente della sezione civile del tribunale per ora si è riservata di decidere su alcune eccezioni sollevate da Marco Brusco, l’avvocato dell’uomo citato in giudizio dal marito. L’avvocato sostiene che: «La moglie non è proprietà del marito. E poi anche se fosse vero non c’è nessuna legge che vieta a un uomo di andare a letto con una donna sposata».
L’uomo tradito, assistito dai legali Feliziani e La Spina, con il suo ricorso ha creato un precedente giuridico che non si era mai verificato fino ad ora in Italia.
(fonte Umbria24.it)