Una piaga cominciata nel 2001 e che sarebbe dovuta terminare nel 2006. Eccoci invece nel 2012 alle soglie di un nuovo avvio dei lavori. Sembra prorpio che le comunicazioni per questa parte dell’Umbria siano una cosa interminabile , vedi la 3 Valli, una strada che quando e, ripetiamo quando, sarà terminata , sarà ad una corsia per ogni senso di marcia. Per saperne di più di questo nuovo avvio dei lavori ecco quanto scrive Chiara Fabrizi su Umbria24.it
Al via il terzo atto dei lavori per il raddoppio ferroviario della tratta Spoleto-Campello. Sì, perché è in programma per martedì mattina la consegna dello sventurato cantiere da 9.8 chilometri aperto nel 2001 e costato, tra fallimenti, sospensioni e inadempienze delle ditte aggiudicatarie oltre 100milioni di euro.
Alla Tecnis spa il terzo appalto da 37 milioni A completare quel 20 per cento di lavori rimasti in sospeso da circa due anni e mezzo sarà l’Ati Tecnis spa di Catania, composta dalla Cogip spa, dalla Pavesi & C. spa e dall’Alstom Ferroviaria spa. Le tre ditte associate si sono aggiudicate l’appalto da 37,6 milioni di euro, pubblicato da Italferr-Rfi nell’estate 2010, sbaragliando, con un’offerta economica ribassata del 25.1 per cento, i diciassette raggruppamenti di impresa che avevano risposto al bando.
Fine lavori giugno 2015 I lavori, secondo quanto previsto nella cinquantina di pagine di bando, avranno un tempo di esecuzione di 770 giorni. A cui però dovranno aggiungersene altri 430 per l’installazione delle tecnologie impiantistiche dell’opera. Ergo: se tutto filerà liscio tra quaranta mesi, nel giugno 2015, il raddoppio ferroviario della tratta Spoleto-Campello sarà ultimato. Fermo restando l’auspicio che il passato non torni ad essere il presente.
Nel 2001 il primo appalto da 57.8 milioni Sì, perché l’intervento si sarebbe dovuto concludere nel 2006, ma il fallimento dell’aprile 2003 della prima Coop affidataria dei lavori e, poi, la revoca dei lavori datata settembre 2009 hanno fatto lievitare all’inverosimile tempi e costi. Il cantiere è stato infatti aperto nel 2001 dalla Coop costruttori di Argenta (Ferrara) che si era aggiudicata un appalto da 57.8 milioni (al lordo del ribasso), salvo poi tra il gennaio e il marzo 2003 trovarsi in una difficilissima condizione economica sfociata nel commissariamento giudiziale della società e poi nella sospensione dei lavori nell’aprile 2003.
Nel 2005 Il secondo appalto da 37 milioni Nell’agosto 2005 un nuovo bando individuava nella Cogel spa, composta dalla Seap costruzioni generali spa e dalla Cornacchini srl, il soggetto aggiudicatario del nuovo appalto da 37 milioni (al lordo del ribasso), sulla quale però nell’estate 2009 iniziarono a pendere pesanti inadempienze che, anche qui, portarono alla chiusura del cantiere nel settembre 2009. Da oggi, però, dopo 11 anni di lavori si torna a mettere mano a uno dei tasselli più strategici della Orte-Falconara. Con la speranza di trovarsi di fronte all’ultimo atto di uno dei cantieri più controversi e discussi del territorio.