Quella che vi possiamo anticipare è un’azione che sta per essere intrapresa da alcuni genitori degli alunni del Liceo Scientifico, dopo la proiezione del film “Com’è bello far l’amore ” a margine di un’assemblea d’istituto. Mentre c’è chi ha fatto una semplice e banale ironia sulla mamma anonima che con la sua lettera ha scatenato il pitiferio mediatico ( più di 50 commenti nel nostro blog), secondo le informazioni in nostro possesso una folta schiera di genitori starebbe preparando una lettera aperta indirizzata anche al preside del Liceo. Segno che , la mamma anonima, forse non era la sola a pensarla in quel modo. Il contenuto della lettera non è ancora noto, ma in sostanza dovrebbe contenere una vibrante protesta verso chi autorizza in una scuola , ovvero un organismo preposto all’educazione dei ragazzi, la visione di film che contengo un linguaggio disinvolto e un pò troppo esplicito ,sopratutto se indirizzati a minori di 14, 15 ,16 anni.
Il nostro compito non è quello di condividere o meno tale azione, come non è stato quello di censurare le proteste di una mamma che non ha gradito che una scuola proponga al proprio figlio una “discutibile” offerta formativa. Il nostro compito, come nel precedente articolo, è di proporre fatti che hanno la capacità di portare a riflettere su argomenti come quelli , ad esempio, che riguardano la formazione e l’educazione delle giovani generazioni.