“Spoleto è una città difficile, è difficile andare d’accordo. E’ normale avere vedute diverse , ma mettersi intorno ad un tavolo e vedere di trovare un’intesa, qui è praticamente impossibile . Queste sono le parole di Giancarlo Cintioli spese per tutti altri ragionamenti , ma che calzano a pennello per la storia che ci è stata raccontata e che noi , umili lavandaie del web , siamo qui a parteciparvi.
Parliamo dell’ultimo trionfale evento turistico-cultural-gastronomico avvenuto nella nostra città tra Pasqua e Pasquetta, ovvero Spoleto Tipica. La sovrapposizione dell’evento con la festività ha causato più di una discordanza di vedute tra gli organizzatori e gli attori non protagonisti della vicenda: ristoratori , commercianti ecc… Già poco prima della conferenza stampa di presentazione si era creato un clima teso tra alcuni protagonisti , stemperato dal pacere Emili che aveva ricondotto gli animi alla serenità . Ma probabilmente certe frizioni non erano completamente risolte e quando un’organizzatore è entrato in contatto con un noto ristoratore la scintilla è di nuovo scoccata. Il “casusus belli”, sarebbe stata la richiesta dell’organizzatore di una cortesia al ristoratore , il quale probabilmente , non ha risposto con molta partecipazione, come l’organizzatore si sarebbe atteso, in quanto protagonista e promotore di un evento che aveva richiamato in città così tanta gente . Da lì è partita la scintilla che ha rianimato la ruggine già emersa nella fase pre-evento , i toni si sono alzati e è stato puntato qualche dito sul muso di troppo. Fatto sta che anche stavolta le posizioni sono rimaste lontane e il gossip può alimentarsi di un nuovo episodio da vivere e raccontare al bar.
In fondo….. semo jente de Spoleti semo fatti cuscì.