Una Spoleto così viva non la vedevamo da tempo: turisti per le strade, parcheggi strapieni, negozi aperti, alberghi (mezzi) pieni, gente che acquista nei negozi e negli stand di Spoleto Tipica, un tempo clemente (nonostante i vari metereologi prevedessero pioggia), l’assessore Lezi che canta vittoria.
Ma le scale mobili chiudono alle 20.
La città è ancora sveglia, attiva: famiglie con bambini e ragazzi sono ancora in giro, gruppi di turisti di tutte le età si aggirano per i vicoli dai mille scorci, resi misteriosi dalla luce del tramonto, per scattare una foto e portarsi a casa un pò di quel mistero.
Ma le scale mobili chiudono alle 20.
Un addetto della SSIT ci impedisce l’accesso: qualcuno sbuffa, qualcuno chiede un passaggio agli amici, qualche turista rimane a bocca aperta, qualcun’altro non la prende proprio sportivamente e lascia scappare una parolaccia! Certo, non sarà semplice la risalita verso la parte alta della città, con bambini e passeggini al seguito, o con i tacchi alti per le signore…
Ma non ci sono alternative: l’unica è incamminarsi e fare a meno della tecnologia.
Peccato: un weekend così riuscito non lo vedevamo da tanto tempo, complici la festività, il bel tempo e l’abbinamento con la manifestazione enogastronomica “Spoleto Tipica”.
Sentire i turisti borbottare per un errore così madornale, da spoletini, ci imbarazza. D’altro canto, anche noi siamo rimasti un pò stupiti, per Spoleto Estate l’apertura delle scale mobili era stata prorogata fino a mezzanotte e mezza e non tanto lontano da Spoleto, nella vicina Perugia, le scale mobili del centro vengono chiuse regolarmente alle 01.45, con eventuali adattamenti in base agli eventi in programma.
Ancora una volta, Spoleto si è persa in un bicchiere d’acqua. Quanto impareremo da questa lezione?