Lo sport ha le sue regole. Perciò anche se ci sforziamo di rispolverare detti decubertiani del tipo “basta partecipare”, ormai abbiamo tutti un solo obiettivo: vincere. Così quando la steffetta 4×200 del Delfino nuoto ha segnato l’ultimo tempo agli assoluti di Roma , per Nicola Guitti, Edoardo Mazzoccanti, Francesco Staffa ( una premonizione già nel cognome) e Andrea Sartorini sono arrivati gli applausi del loro presidente , ma anche le critiche dei rivali. Così su Facebook e non solo, la decubertiana scelta di partecipare comunque è servita per lo sfottò di rito. Una brutta pagina di sport , che ha ferito i ragazzi, consapevoli del loro valore e di come sarebbe andata la gara e sopratutto il Loro presidente responsabile della scelta fatta. Una scelta che Andrea Wojevoda non rinnega e anzi difende a spada tratta. “Hanno lavorato tanto, hanno conquistato medaglie preziose in regione, andavano premiati partecipando ad una finale nazionale . Non capisco perchè chi non è d’accordo , si sfoghi demoralizzando chi invece la pensa in modo diverso. Essere onesti è il mio credo e quello della società che rappresento. Non si può sempre vincere o stare ai vertici e non si deve pubblicizzare solo i successi , è bene prendere coscienza anche degli insuccessi. In questo caso poi, il risultato era ampiemente previsto e non ha causato nessun problema, i problemi casomai sono venuti dal poco rispetto di chi gestice le cose in modo diverso. Voglio ancora ringraziare i miei ragazzi perchè hanno dato il massimo e per noi , chi da il massimo vince comunque”.