Eravamo stati gli unici ad annunciare che sarebbe finita così. Il D. G. Pallini ormai non aveva più le condizioni idonee per restare in Bps e la soluzione più logica sarebbero state le sue dimissioni. Così al termine del lunghissimo Cda , ieri l’annuncio del presidente Nazareno D’Atanasio e poi le replica di Pallini. Proprio come quando si licenzia l’allenatore tutti hanno parole di elogio : l’allenatore per la società che lo ha sfiduciato e la società per l’allenatore che ha liquidato . E’ il balletto del bon ton , ma la sostanza non cambia, la volontà era di chiudere un rapporto ormai logoro e così è stato. Una linea che , stando al bilancio approvato, continua a premiare la Bps, per nulla intimorita dai venti di tempesta che sembravano scuoterla. Come dichiarava il suo ex presidente Antonini, la banca stava bene ed è per questo che si verificava l’immancabile ” assalto alla diligenza” per usare le sue stesse parole. Ancora un segnale positivo per chi ha creduto nella vecchia linea, con buona pace anche dell’on. Francesco Rutelli. Per la successione di Pallini, Conticini in pole position.
Ecco la nostra inviata Paola Cintio, con ulteriori precisazioni :
Proprio ieri ha presentato il foglio di dimissioni durante il CdA. L’atto avrà effetto dal 15 aprile p. v.
“Alfredo Pallini, Direttore Generale della Banca Popolare di Spoleto dal 2005 ha
rassegnato ieri 21 marzo, con effetto dal 15 aprile p.v., le sue dimissioni dall’Istituto nel quale è entrato nel 2000” rende noto il presidente della Bps Nazareno D’Atanasio.
“La società ha ringraziato Alfredo Pallini per gli ottimi risultati conseguiti in questi anni che hanno consentito, alla Banca Popolare di Spoleto di consolidarsi come uno degli Istituti di riferimento nella Regione Umbria, ampliando il bacino di attività nelle Regioni del Centro Italia e di aumentare la capitalizzazione di
mercato. Anche durante la crisi finanziaria globale, la Banca ha realizzato utili in ogni trimestre” ricordano in un comunicato dalla Banca.
Alfredo Pallini, 48 anni, con un’esperienza di 13 anni presso la Vigilanza della
Banca d’Italia, ha espresso il suo ringraziamento al Consiglio di Amministrazione, agli azionisti e a tutti i Colleghi con cui nel corso degli anni ha condiviso un costante impegno per la crescita della Banca.