La relazione segreta dell’indagine svolta dalla Banca d’Italia all’interno di palazzo Pianciani, sede Bps, torna a far parlare di sè. A tirarla fuori ed analizzarla punto per punto ci pensa il procuratore capo Riggo, che da settimane ha avviato presso la Procura della Repubblica del tribunale di Spoleto un’inchiesta riguardo alla Banca popolare di Spoleto. L’indagine seguita dal dottor Gianfranco Riggo è nata dopo le lettere del corvo, gli esposti di Cardarelli (ex presindete Spoleto Credito e Servizi), anche a causa delle forzate dimissioni di Giovanni Antonini, ex presidente Bps, ora eletto a maggioranza alla poltrona più importante della Scs. Nessun reato penale fino ad ora riscontrato nè da Bankitalia, nè dalla Procura e nessun indagato. Insomma per adesso tutti a posto!
Della Bps ne ha parlato anche il parlamentare Francesco Rutelli, il centrista del gruppo Alleanza per l’Italia, il quale ha interrogato il ministro Tremonti. Nel testo si evince che il ministro dovrebbe valutare l’operato super partes di Baca d’Italia ed allo stesso tempo controllare ciò che sta accedendo nella banca dove, il presidente viene costretto alle dimissioni ma allo stesso tempo riesce ad ottenere la presidenza della cooperativa che controlla la Bps, avendo quasi il 52 per cento delle sue azioni. Quindi il controllo sulla Bps resterebbe , secondo Rutelli, da parte di coloro che non sono graditi da Bankitalia.
E Pallini che fine farà?