Questo il testo inviato alla stampa dal dottore Pietro Enrico, primario di radiologia al’ospedale San Matteo degli Infermi. Infatti non era giunta per lui l’ora del pensionamento, ma è stato invitato dai dirigenti a farlo per lasciare il posto al dottor Alessandro Laureti. La lettera è in risposta alla nota stampa inviata nei giorni scorsi dall’Asl 3 che ringraziava il dottore per quello che aveva dato al reparto.
“Ho lasciato l’incarico di Primario del Servizio di Radiologia dell’Ospedale di Spoleto dopo due colloqui con il direttore generale della ASL 3 dr.ssa Maria Gigliola Rosignoli; nel corso dei due incontri la stessa mi ha più volte ribadito il “consiglio” di lasciare l’ incarico, sfruttando l’occasione, utile ai fini pensionistici, di mantenere per alcuni giorni, la qualifica di capo dipartimento, prima della nomina del dr. Alessandro Laureti a responsabile del nuovo Dipartimento dei Servizi (che comprenderà anche quello, soppresso, di Diagnostica per immagini, finora da me diretto).
Il semplice consiglio alle dimissioni, non certo l’obbligo, mi ha di fatto però reso consapevole che la mia permanenza quale Primario del Servizio non sarebbe stata più funzionale alle legittime esigenze e finalità aziendali e che anzi sarebbe stata di ostacolo al loro conseguimento.
Ho naturalmente informato della mia volontà il Direttore Sanitario del Presidio ospedaliero, dr. Luca Sapori, il dr. Leonardo Piselli, quale esperto dell’attuale Amministrazione comunale per i problemi sanitari ed altri autorevoli colleghi dell’Ospedale.
Ho preso con grandissimo rammarico questa decisione, che trovo assolutamente innaturale per la mia età (compirò 60 anni alla fine di questo mese), per i miei anni di servizio (40 solamente nel 2018!), per l’impossibilità di poter inaugurare ed utilizzare la nuova apparecchiatura di Risonanza Magnetica, obiettivo da me tenacemente perseguito per almeno un decennio e, modestamente, per la passione per il lavoro e l’entusiasmo che ancora, credo, sarei stato di mettere a disposizione del Servizio e della città intera per molti anni a venire.
Mi consola, e sarà sicuramente viatico per la mia vecchiaia, l’affetto, ampiamente ricambiato, dei miei collaboratori e di quanti in questi giorni hanno espresso la loro sincera solidarietà”.
dr. Pietro Enrico