“Viene il 27 gennaio, giorno della memoria che ricorda l’olocausto ma da una certa Destra nostalgica oggi al Governo e sparsa qua e là, nessuna traccia, nessun comunicato stampa.
Poi viene il 10 febbraio, giorno del ricordo, e ai i nostalgici non pare vero, comunicati stampa, dichiarazioni: “anche gli slavi comunisti sono criminali”, insomma siamo tutti criminali, oppure, nessuno è criminale.
Alla sinistra stile Violante, equilibrista e scordereccia, vogliamo dire che se l’intento della giornata del 10 è quello di ricordare una tragedia che ha avuto come vittime degli italiani e non quella invece di depotenziare la giornata del 27 gennaio alterando la bilancia della storia (come invece è evidente), ci aspettiamo altre giornate nazionali del ricordo, oppure che la giornata del ricordo si attuai di anno in anno in date diverse corrispondenti alle infinite stragi della seconda guerra mondiale: il 24 marzo Fosse Ardeatine, il 12 agosto S.Angelo di Stazzema, il 29 settembre Marzabotto, e tante, tante altre.
Così si vede la buona o cattiva fede e non si bara con la storia.
La bilancia della storia dice però verità incontrovertibili, non solo perché il numero dei morti è incommensurabilmente diverso, ma perché furono Hitler e Mussolini a scatenare la guerra per realizzare il nuovo ordine mondiale, ariano, razzista e schiavista.
Ma come il Procione e il Tasso i nostalgici e chi gli tiene dietro, rimangono in letargo fino a gennaio, poi a febbraio si svegliano dopo essersi perso le puntate precedenti che si chiamano, Generali Mario Robotti e Mario Roatta, ovvero la direttiva: “si ammazza troppo poco”. La circolare 3 c, ovvero: “demolizione, incendio di case e villaggi, internamento massiccio della popolazione, fucilazione immediata degli ostaggi.”; 31 campi di concentramento tra cui Kraljevica, Lopud, Kupari, Korica, Brac, Hvar, e tanti altri; Aimone di Savoia, re di Croazia, con il macellaio Ante Pavelic primo ministro; Provincia di Slovenia e Provincia del Carnaro e feroci rappresaglie, solo a Kragulevac 2300 civili ammazzati.
Se parliamo di esseri umani ogni uomo che muore è troppo, se parliamo di storia ogni uomo onesto sa chi ha scatenato la tempesta.
Gli “storici” revisionisti vorrebbero far credere che possa piovere anche se non è nuvolo, se non c’è il cattivo tempo, o che il cattivo tempo e le nuvole non portino la pioggia!
L’odio porta sempre odio e la responsabilità politica e storica dei morti delle Foibe va ascritta, come tutti i 71 milioni di morti della seconda guerra mondiale a Hitler, Mussolini e al loro alleato Hiroito”.
Associazione Culturale CASA ROSSA