Boccardo attaccato dalla base , non è piaciuto il dictat: Via i cori dalle chiese

Il nostro sondaggio, arrivato a quasi 5000 voti, è molto eloquente circa il basso grado di popolarità di Mons. Boccardo.  Solo il 30% lo sostiene, contro un 20% che non lo condivide e addirittura un 50% che rimpiange Fontana. L’ultima cosa che fa discutere è la decisione di non permettere più ai cori parrocchiani di esibirsi nella messa domenicale. Si è preferito pensare a cantori parrocchiali sparsi tra i banchi dei fedeli piuttosto che un coro organizzato con canti e a volte strumenti particolari.” Vivere la messa domenicale con canti  e suoni festosi è un modo per trovare anche stimoli ed interesse, può avvicinare alla messa anche fedeli non proprio praticanti assidui, ci dice il direttore di un coro,ora è tutto finito. La cosa che ci ha dato fastidio è stata una decisione presa senza partecipazione. Ci sarebbe piaciuto poterne parlare, siamo sicuri che saremmo arrivati a soluzioni diverse. Poi , se il motivo è che bisogna coinvolgere tutta l’assemblea, si arriva al Duomo e spesso si trova un coro che esegue brani complicati e non certo conosciuti dalla maggior parte dei fedeli.” Insomma l’innesto del nuovo presule non sembra per il momento aver riscosso molto successo, anche nei commenti al nostro precedente articolo, si dipinge un Arcivescovo un pò scostante e lontano dai fedeli. Chissà , forse è solo questione di “assestamento”, staremo a vedere.