Di Giorgio Mariottini
Criticare Legambiente non è come sparare sulla Croce Rossa; come apprezzarla non significa condividerne l’ azione.
L’ apparizione mediatica al momento giusto indica una certa capacità di saper gestire l’ immagine soave e seriosa di un Associazione che sa quello che deve dire, donne e uomini del fare, immagine che è oramai assimilata da tutti: Le Jene, LA7 e Legambiente di Spoleto davanti, che spiegava quanto l’ ekomostro fosse brutto.
Ma l’ ekomostro era già alto, suppergiù come adesso.
Quindi al successo mediatico, all’ apprezzamento effettivo del Cittadino a Legambiente, così rassicurante nei modi e bella da vedere. Non corrisponde il risultato.
Infatti Legambiente è in grave difficoltà quando si parla di fatti reali e un ekomostro e tre inceneritori oramai autorizzati e pronti sono un fatto reale.
Forse i fatti reali stanno in secondo piano, forse Legambiente vuole i risultati diluiti nel tempo, un grande apprezzamento cittadino e poi magari a babbo morto………… ed il primo risultato che hanno ottenuto è un accesso facilitato a Palazzo, addirittura un invito da Palazzo per recepire un fatto: NOVELLI VUOLE FARE L’ ENNESIMO INCENERITORE.
E Legambiente non lo rende noto agli interessati, che sarebbero gli Spoletini nell’ immediato!?.
Adesso arriviamo all’ interpretazione mia del pensiero dominante nelle varie figure delle Presidentesse che si sono succedute nell’ Associazione più sciantosa della Città.
“Che facciamo?, se rendiamo subito note le intenzioni di Novelli e le immediate autorizzazioni rilasciate da Palazzo, dobbiamo spartire con altri soggetti la visibilità che certe DISGRAZIE portano, come dobbiamo spartire, la gestione di eventuali azioni contro certe iniziative di sfregio alla vita ed alla salute dei Cittadini”.
Veramente lo dico con rispetto ma intrattenere buoni rapporti con un’ Ammistrazione neanche capace di salvaguardare storia, territorio e salute Pubblica non è da Associazione evoluta.
E riunirsi tra Associazioni di Spoleto, certe delle quali operative solo su facebook ed invisibili sul territorio, senza invitare ufficialmente la Cittadinanza è un po’ in Dolce Stil Perugino, prerogativa di alcune Alleanze tra soggetti per cui l’ Umbria viene molto mormorata.
Stile da non imitare per chi crede nell’ evoluzione della specie.
Come sempre Mariottini interpreta un pensiero condivisibile da chi cerca, probabilmente invano , di non essere preso per i fondelli. Anche noi da tempo diciamo la stessa cosa : Quando la Buca di Poreta stava ormai per rivelarsi per quello che era , noi venimmo contattai da Franco Zaffini e non da Legambiente. Quando l’Ekomostro era già alto , alle Iene vedemmo Legambiente, ma di cose a Spoleto ne furono tentate prima , ma da altri, senza il blasone o l’organizzazione di Legambiente. Ora l’eenesima vicenda, Legambiente arriva a chiudere la stalla quando i buoi ormai sono , non solo scappati, ma ormai lontani. Con tutto il rispetto per chi vi opera, ma un’associazione così a chi e a che cosa serve ?
Come sempre Mariottini interpreta un pensiero condivisibile da chi cerca, probabilmente invano , di non essere preso per i fondelli. Anche noi da tempo diciamo la stessa cosa : Quando la Buca di Poreta stava ormai per rivelarsi per quello che era , noi venimmo contattai da Franco Zaffini e non da Legambiente. Quando l’Ekomostro era già alto , alle Iene vedemmo Legambiente, ma di cose a Spoleto ne furono tentate prima , ma da altri, senza il blasone o l’organizzazione di Legambiente. Ora l’eenesima vicenda, Legambiente arriva a chiudere la stalla quando i buoi ormai sono , non solo scappati, ma ormai lontani. Con tutto il rispetto per chi vi opera, ma un’associazione così a chi e a che cosa serve ?