“Quando non si vuol trattare fino in fondo un problema, si cerca disperatamente di attaccare e ridicolizzare chi lo ha sollevato.
Questo è ciò che è successo ieri in Consiglio Comunale al momento in cui, finalmente dopo quattro mesi, sono riuscito a trattare la mozione che avevo presentato sul futuro del nostro ospedale.
Con tale documento, ritenuto dal gruppo del PD dai toni allarmistici, pesanti e non condivisibili, ho voluto soltanto mettere nuovamente in evidenza il pericolo di una lenta, ma continua, spoliazione del nostro nosocomio.
Ho cercato di far capire (ma già lo sanno) che non bastano quattro pareti nuove o riverniciate, ed il trasloco di reparti da un posto all’altro, per garantire in futuro il mantenimento di determinate eccellenze.
Ho cercato di far capire (ma già lo sanno), che dobbiamo vigilare affinché i primari andati o prossimi alla pensione, non siano sostituiti dai colleghi di Foligno, con l’istituzione del Polo Unico fra i due ospedali.
Ho cercato di far capire (ma già lo sanno) che allo stato attuale il nostro ospedale vanta professionalità di tutto rispetto, con una produttività superiore a quella di Foligno, e quindi il problema non si pone per l’oggi, ma per il futuro.
Ho elencato loro (ma già lo sanno) tutti i servizi che, nonostante le assicurazioni verbali, in questi ultimi anni, dall’ospedale di Spoleto sono finiti a quello di Foligno, facendo notare come non ci fosse stato alcun servizio dirottato da Foligno verso la nostra città.
Ho ricordato loro (ma lo sanno) che se non ci fosse stata la “sommossa” popolare qualche anno fa, con la massiccia assemblea del Sacro Cuore, oggi il nostro ospedale non avrebbe più l’emergenza-urgenza.
Ben venga quindi l’Assessore Regionale ad incontrarci, oltretutto persona seria ed operativa.
Se però è stato chiamato per rassicurarci con le solite promesse verbali, per quanto mi riguarda, può restare dov’è.
Con la mia mozione ho voluto chiedere con forza che, da parte della Regione, si passi dalle parole ai fatti, attraverso la promozione di un incontro operativo fra Spoleto e Foligno.
Si metta cioè, una volta per tutte, nero su bianco su quelle che saranno le eccellenze che resteranno nel nostro ospedale in futuro e quali, invece, saranno previste per Foligno.
Non mi sembra di chiedere la luna!
Se veramente credono alle promesse che fanno, non dovrebbero avere difficoltà a metterlo per iscritto.
Se non lo faranno, il futuro del nostro ospedale è in pericolo!
Io, con tutti i miei limiti e le mie “esuberanze”, cerco per quel che posso di difendere il nostro ospedale, così com’è oggi.
Forse chi mi considera per questo disfattista ed esibizionista, si preoccupa di più di difendere in primis le scelte della Regione”.
Sergio Grifoni
Note: Ma da oggi le cose si stanno complicando maggiormente vista la dimissione dell’assessore regionale alla Sanità Riommi e gli scandali che vedono coinvolta l’alta dirigenza del’Asl 3 dell’Umbria.