Ancora una volta, in Consiglio Comunale, si è persa l’occasione per dimostrare serietà e coerenza con il ruolo a cui siamo stati chiamati quali Consiglieri.
Ancora una volta si è preferito far mancare il numero legale, con il preciso scopo di non discutere un argomento che, a mio avviso, è invece urgente e vitale per la nostra città: il futuro dell’ospedale.
Su questa scottante tematica, lo scorso 23 giugno, avevo presentato una circostanziata mozione, con la quale evidenziavo alcuni pericoli per il nostro Nosocomio, chiedendo nel contempo l’impegno dell’Amministrazione Comunale per promuovere un incontro con l’Assessore Regionale alla Sanità, unitamente a tutti i soggetti interessati, al fine di mettere, una volta per tutte, “nero su bianco”, sulle competenze, sulle eccellenze, sulle peculiarità del nostro Nosocomio.
Sapere cioè cosa vogliono far rimanere nel nostro Ospedale e cosa vogliono potenziare in quello di Foligno, fermo restando, ovviamente, l’emergenza urgenza.
Tali assicurazioni ci sono state sempre date, ma sempre date a voce!
Il pericolo, avvertivo, è che con la messa in pensione dei nostri primari, anziché provvedere ad una sostituzione, si ricorra all’affidamento ad interim dell’incarico dirigenziale direttamente al primario di Foligno, magari in forma provvisoria che, come spesso accade, diventa poi definitiva.
Se ciò accadesse, significherebbe svuotare il nostro Ospedale e riempirne un altro, con la giustificazione di dar vita ad un più “efficiente” Polo Unico.
Di questo timore, ne abbiamo subito avuto una riprova, con il recente pensionamento del dr. Martines, primario del reparto ginecologico, e l’affidamento “provvisorio” al dr. Narducci di Foligno.
Pur riconoscendo l’alta valenza del dr. Narducci, mi chiedo in proposito: sapendo non da oggi che il dr. Martines sarebbe andato in pensione, non vi è stato il tempo sufficiente per individuare un suo sostituto?
Temo inoltre che l’ipotesi di smembramento di cui sopra, potrebbe accadere anche se, pur provvedendo alla sostituzione del primario pensionante, si individuasse un professionista che, per esperienza e competenza, non susciti fiducia ed attrazione.
Se così fosse, ci farebbero contenti e……..accontentati.
Di questo problema, che ritengo interessi tutti i cittadini a prescindere dal proprio credo politico, avrei voluto parlare ieri in Consiglio Comunale.
All’inizio della seduta, avendo avuto qualche sentore in proposito, mi ero preoccupato di chiedere al Presidente Lisci quale fosse stato l’iter procedurale della discussione.
Avendo ricevuto garanzie sulla procedura e visto che la mia convenzione era tra i primi punti in discussione, ero tranquillo sul fatto di poterne finalmente discutere.
Man mano che si avvicinava però il punto, i consiglieri, sia di maggioranza, che di minoranza, incominciavano a dileguarsi.
Da li a poco, su preciso ordine di scuderia, un gruppetto di consiglieri del PD è uscito dall’aula, mentre un loro collega di gruppo, fatti i conti, chiedeva la verifica del numero legale.
Essendo rimasti solo in dieci, il Presidente ha dovuto chiudere la seduta.
E così, ancora una volta, i problemi del nostro Ospedale possono tranquillamente aspettare!!!
Il Consigliere Comunale Sergio Grifoni