La dicitura “mobilità alternativa” significa scegliere una soluzione ulteriore, altra, rispetto a quella, tipica della nostra società, della mobilità per mezzo dell’automobile.
Nel caso della situazione spoletina, muoversi alternativamente vuol dire andare a piedi con l’ausilio di alcuni mezzi meccanici: scale mobili e pedane scorrevoli.
Tutto ciò implica anche un cambiamento nello stile di vita: camminare vuol dire non solo godersi appieno la nostra bella città medievale, ma anche e soprattutto abbassare il livello del colesterolo e bruciare grassi. A questi risvolti benefici, però, si contrappone la necessità di eliminare una cattiva abitudine propria della società consumistica e cioè quella di voler metaforicamente entrare con l’automobile all’interno dei negozi e delle boutique.
Il primo punto che vogliamo mettere in luce è quello di sapere se gli spoletini preferiscono andare a piedi o con la macchina. Questa domanda, retorica quanto si vuole, è un primo inizio per valutare lo status quaestionis di un problema dalle molteplici sfaccettature.
Simone Fagioli