Stagione di saldi: un bilancio tra i commercianti di Borgo

A due settimane dall’inizio dei saldi nella Regione, si comincia a fare un bilancio tra i commercianti del centro cittadino, in particolare di Corso Garibaldi. Stando ai racconti dei commercianti, l’andamento delle vendite è molto basso, i turisti ci sono anche se non numerosi ma non fanno mai grandi spese né numerosi acquisti. Anche se c’è da dire che di sicuro grazie all’albergo della via sono molto aumentati i visitatori, e quindi ci sono più presenze nella zona che magari dedicano qualche ora della loro vacanza facendo shopping. Infatti la famosa “Via dello Shopping” comprende circa 100 negozi da piazza Garibaldi, passando per il Corso, piazzetta dell’Erba fino a via Portafuga comprendendo i vicoli che affiancano la via commerciale, creando un vero e proprio centro commerciale all’aperto, appunto il “Buyocco”. Borgo offre qualsiasi tipo di negozio di ogni categoria, garantendo la qualità degli acquisti fatti nelle varie boutique, spesso storiche. Girando fra i vari negozianti, non si può non ascoltare la voce di coloro che li rappresenta, cioè il signor Silvio De Angelis, titolare della boutique di abbigliamento Nerina e presidente dell’associazione “Il Borgo”. “Le vendite sono molto calate negli anni, non si fanno più grossi acquisti, ed io parlo per i commercianti di questa via, ma penso valga anche per gli altri –ha precisato De Angelis- non posso fare l’ipocrita e dire: sì sì i saldi vanno benissimo, perché non è per niente vero”. Si può dunque dedurre che sono un disastro questi sconti, dato che la gente non fa più grandi spese, ed i negozianti che propongono prodotti di qualità rischiano di non svuotare subito i loro magazzini né tanto meno di sfoltire gli scaffali. “Anni fa –seguito il presidente dell’associazione “Il Borgo”- i saldi non si facevano, giusto dopo ferragosto si levava qualcosa al cliente, invece ora bisogna, nostro malgrado, adeguarci a livello nazionale, altrimenti la gente va a comprare fuori”. De Angelis si riferisce proprio al fatto che l’Umbria deve iniziare gli sconti secondo le regioni limitrofe, altrimenti il consumatore va a comprare fuori città, per esempio a Roma, che è molto vicina ed attira i clienti spoletini con la presenza anche di molti centri commerciali ed outlet.

“Lo scorso anno, i primi giorni di saldi si vendeva tantissimo, finivano molti prodotti, mentre quest’anno le vendite vanno proprio a rilento, e poi gli sconti iniziano davvero troppo presto –spiega una giovane commessa del negozio “Intimissimi”- la bella stagione ed il caldo sono iniziati proprio con i saldi e questo non favorisce i commercianti, anzi”. “Certo per una catena come la nostra ci sono anche dei pezzi continuativi che non subiscono sconti, ma la fiacca negli acquisti c’è”. Altro punto di vista quello della proprietaria dell’esercizio commerciale “Terranova”, che ammette “da noi le vendite vanno benissimo, come puoi vedere ci siamo finiti tutto, e già c’è lo spazio per i nuovi arrivi. I giovani comprano molti dei nostri prodotti e non mi posso lamentare”. Dello stesso parere anche le commesse di altri negozi che vendono vestiario low cost, presi d’assalto con i saldi estivi.

Stando a quanto emerge dunque è comprensibile che le boutique hanno vendite più lente anche con i saldi, mentre i negozi che propongono capi e scarpe a prezzi bassi vengono svuotati, a causa dei mini costi. Come si può notare, i più giovani preferiscono spendere meno per vestirsi e variare spesso il look, mentre uomini e donne adulti adorano avere non moltissimi capi di abbigliamento ma di qualità maggiore.

Paola Cintio