Siamo alle solite; chi fa impresa e si prende cura dei turisti che sono linfa vitale per la nostra economia, viene subbbito boicotttato.
Come da previsione questa calda estate sarà funestata da infami notti in balia di zanzare e pappataci i cui pizzichi infastidiscono a dismisura.
Peggio ancora fanno, secondo il Sindaco, le magiche serate di musica dal vivo
offerte da quei pochi locali del centro che “SPENDONO” in professionisti di livello per allietare i fine settimana propri, degli Spoletini, del turista spendaccione che a ‘na cert’ ora tutto cerca meno che la città fantasma o morta che sia.
Da mezzanotte nessun rumore, secondo il Sindaco limiti insostenibili anche per un musicista lattante, impossibile anche quell’ enfasi di suono che rende magico qualsiasi spettacolo dal vivo. A titolo di logica l’ assurdo si raggiunge
pensando al Festival appena passato, con la Kermesse nottambula di Rosso Bastardo con una Spoleto dal volto artistico riconosciuto a titolo internazionale, coadiuvato dai giusti Milioni d’ Euro del Ministero.
Ci ritroviamo adesso nella sagra del paese dell’ assurdo: il decreto antirumore emanato dal Sindaco, fatto apposta per i villani che cercano scuse all’ insonnia. come se il Festival fosse solo una messinscena non un evento di caratteristico in cui una Città si riconosce.
Città che quindi allo spettacolo deve molto.
Purtroppo la Villaneria è molto ascoltata a Palazzo, molto più della società civile.